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Meri Lao

Meri Lao, milanese di nascita (1928), ha vissuto gli anni formativi in Argentina e Uruguay che le hanno impresso il gusto di studiare, sperimentare, e esercitare quella critica “indignada” e umoristica che sarà una delle sue cifre stilistiche.
Scrittrice, docente di musica, pianista classica, etnomusicologa, attivista dei Diritti Umani, è pioniera nello studio e la diffusione della musica latinoamericana (autrice del
libro Basta, sui canti rivoluzionari, 1967, e curatrice di numerosi dischi, tra cui i primi due degli Inti Illimani) e sul Tango ha scritto sei diversi saggi (da Tempo di tango, 1975 a Todo tango, cronache di una lunga convivenza, 2004), si è esibita come cantautrice e pianista in récital con immagini intitolati Tanghitudine / Tanguitud (oggi su You Tube), ha composto per Federico Fellini il tango-congo che scatena la lunga sequenza della festa nel film La città delle donne. Ha anche affrontato in modo originale il tema del femminile, dall’ipotesi di Musica strega (ritenuto il primo studio di genere in materia, 1977), a Donna canzonata ai vari lavori sulle Sirene, simbolo inquietante della donna oscura. L’ultima sua fatica, il Dizionario maniacale del sette (2013), le è valso l’elogio dei matematici. Abita a Roma, da dove esce frequentemente per simposi, seminari e performance in luoghi di cultura italiani e stranieri. Premio Tenco per l’operatore culturale (2001). Premio Musica Europa alla carriera, Versilia Jazz Festival (2007). Premio Capri dell’Enigma di Letteratura.